Siamo presenti nel Paese dal 1973 per garantire accoglienza alle bambine accusate di stregoneria e ai bambini di strada, per assicurare loro educazione, salute e sicurezza alimentare.  Negli anni abbiamo operato in diversi settori di intervento quali Acqua, Sanità, Digital Divide e Microcredito. 

La Repubblica Democratica del Congo sta vivendo da decenni di scontri sanguinosi che hanno messo in ginocchio il Paese. Nonostante la guerra sia finita nel 2007, nella zona del lago Kivu la guerriglia è all’ordine del giorno e rende impossibile immaginare un domani sereno per tutti. Negli ultimi due anni il Covid ha aggravato ancora di più la situazione di povertà e di disagio sociale nel Paese. Per questo motivo negli ultimi anni il nostro lavoro si concentra soprattutto su progetti di Educazione e Infanzia.

EDUCAZIONE E INFANZIA 

Casa Ek’Abana dal 2001 abbiamo accolto 420 bambine: ci prendiamo cura di circa 30 bambine ogni anno. Offriamo sostegno scolastico e un pasto caldo e nutriente al giorno a 1200 bambini all’anno.

• Finanziatore: SAD  e donatori privati
• Partner: Associazione Amici di Silvana, Helpcode 
• Controparte locale: Diocesi Caritas di Bukavu. 

Per saperne di più su Casa Ek' Abana visita la pagina dedicata.

Radio per la Cultura el'Informazione, Bukavu (2020)

Per contenere la diffusione del virus Covid-19, dal 19 Marzo 2020, le 547 scuole primarie e secondarie dell’Arcidiocesi di Bukavu sono state chiuse: 6.758 insegnanti hanno rinunciato alla propria occupazione e al proprio reddito, 237.276 alunni all’istruzione e alla “protezione” del contesto scolastico, esponendosi al vagabondaggio e ad un forte rischio di contagio. Il Coordinamento Diocesano e Provinciale delle Scuole Convenzionate Cattoliche di Bukavu ha avviato un sistema di sensibilizzazione e formazione a distanza per gli alunni attraverso la radio, unico strumento tecnologico alla portata di tutte le famiglie (pc o tv sono accessibili all’11% della popolazione), garantendo sensibilizzazione sul contenimento del Covid-19 e il diritto fondamentale allo studio.

• Beneficiari: 237.276 alunni dai 6 ai 20 anni e 64 insegnanti
• Risultati: campagna di sensibilizzazione rivolta a famiglie e studenti, per incentivare la frequenza ai corsi, e sensibilizzare le famiglie ai sintomi ed alle misure internazionali di contenimento del virus, cartelli apposti presso 41 parrocchie

ACQUA 

Recupero sorgenti in Sud Kivu (2002 - 2005)

• Finanziatore: Fondazione Cariplo, Regione Lombardia, Comune di Curno, Provincia di Cremona, donatori privati
• Durata progetto: 3 anni
• Capofila: MLFM Partner: CAB
• Beneficiari: 80.000,
• Risultati: 80 sorgenti riabilitate con captazione 

DIGITAL DIVIDE 

Mbobero (2005 - 2008)

• Finanziatore: METID - Politecnico di Milano, Fondazione STMicroelectronics 
• Durata progetto: 3 anni
• Capofila: MLFM, Partner: Collegio Saint Paul – Padri Barnabiti
• Beneficiari: 20.650
• Risultati: promossa l’alfabetizzazione e la democratizzazione informatica presso la popolazione giovanile; consentito l’accesso ad Internet come modalità che facilitano il processo di inclusione sociale ed informativa; creata una micro-impresa di servizi informatici che garantisce occupazione 

SANITA’ 

Stazione d’ossigeno per l’ospedale e la sala di neonatologia di Fomulac a Katana in Sud Kivu (2009 -2011)

• Finanziatore: Fondazione ST Microelectronics, METID - Politecnico di Milano 
• Durata progetto: 3 anni
• Partner: Arcidiocesi di Bukavu
• Beneficiari: 310.000 
• Risultati: coinvolta la neonatologia nel sistema di distribuzione dell’ossigeno e quindi collegata la stazione al reparto, potenziata la stazione di ossigeno attraverso l’acquisto e l’installazione di una bombola da 1000 litri, predisposto il reparto neonatologico alla ricezione dell’ossigeno, attraverso l’acquisto e la posa di tubi, regolatore di pressione, gorgogliatori, e mascherine. 

MICROCREDITO 

Walungu (2006 - 2008)

• Finanziatore: Fondazione Cariplo
• Durata progetto: 2 anni
• Capofila: MLFM, Partner: CAB
• Beneficiari: 19.600
• Risultati: rafforzamento della sicurezza alimentare, aiuto alle popolazioni che rientrano nei loro villaggi, dopo anni e mesi di spostamenti, a superare i traumi subiti e riprendere maggiore autonomia e capacità di produrre, migliorando il reddito familiare per la propria sopravvivenza.