Continua l’impegno del “Movimento lotta fame nel Mondo” per portare acqua pulita e sicura in Ruanda.

Un traguardo portato a termine con il progetto appena concluso nel distretto di Gatsibo che, nonostante i rincari delle materie prime e le lungaggini della pandemia, ha permesso di portare un sistema idrico composto da 192 fontane, 57 riserve, 93 chilometri di tubature con 10 sorgenti captate, ben 19 scuole allacciate e anche 3 centri di salute per un totale di 10mila famiglie raggiunte da acqua pulita da bere. Un bene prezioso per oltre 50mila persone grazie all’operato di oltre 700 operai coinvolti coordinati dal Movimento che ora guarda più in là con nuovi obiettivi, sempre più vicini. “Amazi Meza: acqua buona” stavolta arriverà ad altre 30mila persone tramite l’incessante lavoro dell’Ong lodigiana con il fondamentale contributo dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. «Si tratta di un nuovo grande progetto idrico triennale, localizzato nel settore di Kageyo in Rwanda dove solo il 16 per cento della popolazione dispone di acqua pulita, dove donne e bambini sono costretti a camminare tre ore di media al giorno per raggiungere sorgenti sicure» spiega il presidente del Mlfm Antonio Colombi che a fine settembre ha siglato l’accordo con il capo distretto locale Richard Gasana. In tre anni il Mlfm costruirà due sistemi idrici con 21 fontane che porteranno l’acqua a 12 villaggi, scuole e centri di salute migliorando le condizioni igienico sanitarie e di vita: «La malnutrizione e le malattie legate all’acqua contaminata diminuiranno» specifica il presidente che riferisce delle attività collaterali portare avanti, come le “girls room” nelle scuole per l’igiene anche durante il ciclo mestruale e la “sicurezza alimentare integrata” grazie ai rapporti intrecciati con le istituzioni e il buon cuore dei lodigiani che potranno contribuire con la campagna natalizia

Da Il Cittadino, 05/10/2022