Uwimbabazmi ha messo a disposizione il suo campo per creare uno dei Farmer Field School del progetto "Sicurezza alimentare integrata per le famiglie vulnerabili di Muhura, Rwanda", condividendo con altri agricoltori la coltura e il raccolto di fagioli fortificati della prima stagione di raccolto del 2023.
"Mi chiamo Uwimbabazmi, ho 42 anni e da quando ne avevo 20 mi occupo dei lavori in orto. In particolare, ho sempre coltivato fagioli, mais e patate irlandesi.Uwimbabazmi, beneficiaria del progetto "Sicurezza alimentare integrata per le famiglie vulnerabili di Muhura, Rwanda"
La FFS è un modello di apprendimento agricolo pratico e partecipativo.
Gli agricoltori si dividono in gruppi di 10 persone in base alla vicinanza con altri agricoltori e lavorano insieme per produrre una determinata coltura, secondo le nuove tecniche agricole apprese, coltivando insieme dei terreni messi a disposizione da uno dei membri del gruppo. Lo scopo delle FFS è quello di imparare tecniche agricole che migliorino la resa del raccolto, scambiare idee sulle sfide affrontate e cercare insieme soluzioni alle problematiche che man mano si presentano sul campo.
La costituzione di FFS inizia con la selezione del terreno da utilizzare, la preparazione dell'appezzamento, la selezione delle sementi, la posa del fertilizzante, la semina, il monitoraggio delle colture e la raccolta. Tutte le attività vengono svolte in gruppo, con il supporto di un agronomo e di facilitatori rurali qualificati.
Nel 1995 in Ruanda l’agricoltura costituiva il 50% del Pil del Paese, nel 2022 si è scesi al 27%, dando largo spazio ai servizi. La situazione però è molto differente tra le città (come la capitale Kigali) e le zone rurali: in queste ultime la maggioranza della popolazione vive ancora di agricoltura. È la situazione del Settore di Muhura, dove le famiglie spesso vivono ancora di agricoltura (di prodotti come fagioli, mais, patate irlandesi, sorgo, banane, manioca, patate dolci, soia e caffè) e di allevamento di piccoli animali. Qui 88 famiglie su 100 mangiano una volta al giorno e solo 2 famiglie su 100 riescono a mangiare 3 volte al giorno.
Con il contributo dell' 8x1000 dello Stato Italiano