Mi chiamo Laura Negri e sono una pericolosa criminale.
Al Movimento Lotta alla Fame nel Mondo non erano convinti della mia estrema pericolosità quando ci siamo conosciuti.
Figuratevi, prima lavoravo come assistente di direzione in un gruppo immobiliare. Robetta!
A un certo punto della mia vita, però, ho deciso di assecondare totalmente l’istinto criminale che mi accompagnava fin dalla nascita, anche se in maniera latente. Mi sono accorta molto presto della mia naturale propensione a delinquere. All’età di 5 anni e mezzo ho commesso il mio primo reato: un clamoroso furto di merendina ai danni della mia compagna di banco. Il sapore della marmellata di fragole esplose nella mia bocca “condito” dal retrogusto che solo il crimine sa infondere nelle pietanze: era deliziosa!
Mi stupì che nessuno si accorse di niente. Intuii subito quanto fosse facile farla franca in Italia!
Oggi, finalmente, posso dire di avercela fatta! E voglio gettare la maschera.
Dopo anni di duro impegno e grandi sacrifici nelle bande di delinquenti di bassa lega qui nel lodigiano, oggi lavoro per il Movimento Lotta alla Fame nel Mondo. Precisamente nell’attività che considero in assoluto la più criminosa: la gestione del Centro di Accoglienza Straordinaria per persone migranti a Graffignana.
Guardate, è un posto bellissimo. Si tratta di un vecchio albergo in cima alla collina, tra i filari dei vigneti, ai margini del bosco: incantevole, e c’è anche la piscina! Difficile, anche per i più attenti, sospettare che lì dentro prosperi da qualche anno un fiorente business legato all’immigrazione! La mia “copertura” è questa: ufficialmente mi occupo di orientamento al lavoro e insegnamento della lingua italiana per le persone migranti.
In realtà, grazie ai miei contatti nel “giro giusto” di Graffignana, fornisco manodopera a basso costo alle aziende del territorio, senza regolare contratto.
Chiaro, lo faccio a tempo perso: non mi passa neanche per la testa di impegnarmi a trovare un lavoro a dei ragazzi che non desiderano altro per integrarsi e, magari, costruirsi finalmente una vita autonoma e, per quanto possibile, felice!
L’insegnamento dell’italiano? Ma va! Quando va bene, dopo tre mesi i ragazzi riescono a dire “ciao fratello” e “mi dai un euro” quasi senza sbagliare. Non serve altro, fidatevi! Del resto a cosa potrà mai servire parlare sufficientemente bene la lingua del posto in cui vivi?
Purtroppo, entrambe le attività sono state tagliate dal nuovo bando ministeriale.
Ma va bene, sono completamente d’accordo!
Questa è la strada più efficace per impedire definitivamente alle persone migranti di integrarsi nella nostra società o di costruirsi gli strumenti per proseguire nel loro percorso migratorio: niente lavoro e incapacità totale di comprendere e farsi comprendere in italiano.
Peccato per il mio lavoro, però: certe sere mi viene difficile prendere sonno se penso che da un giorno all’altro il Movimento Lotta alla Fame nel Mondo potrebbe non avere più le risorse necessarie per il mio stipendio!
Inoltre, in un anno, 56 mila persone migranti sono uscite dal sistema di accoglienza per effetto del cosiddetto “decreto sicurezza”.
Secondo i dati del Ministero dell’Interno, infatti, da giugno 2018 ad oggi le persone accolte sono passate da 165.080 a 108.924: - 34%!
Dove sono finite? Per strada, se non hanno trovato una sistemazione temporanea nei dormitori pubblici.
Ecco, a volte non mi sento più una pericolosa criminale isolata: ogni tanto sento di avere anche l’appoggio vero e solido delle istituzioni.
Prima di concludere vorrei ringraziare le persone che collaborano con me alla perfetta riuscita del disegno criminale del Movimento Lotta alla Fame nel Mondo: Antonio, Carlo, Tourè e Hamidou. Senza di loro tutti i miei sforzi sarebbero vani!