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RUANDA25/1
Aprile 2019
RUANDA25/1

 

Amelia era un'ostetrica originaria di Leguzzano, in provincia di Vicenza.

Era una nonna, Amelia, in Italia.

In Ruanda è diventata di nuovo mamma: di più di cinquanta piccoli orfani!

"Si cerca una levatrice volontaria per il Ruanda", recitava l'appello apparso su Famiglia Cristiana nel 1983.

"Eccomi, sono io, Amelia, la pensionata di Leguzzano".

 Chissà cos'è che ci fa prendere certe decisioni "folli" a un certo punto della nostra vita.

L'amore per una persona? La noia della solita routine? Cos'è che ci spinge a desiderare di cambiare completamente vita?

I perchè possono essere tanti. E tantissime volte non sono abbastanza forti per farci davvero inseguire e raggiungere quel cambiamento radicale.

Il "perchè" di Amelia, ostetrica di Leguzzano in pensione, forse nessuno lo saprà mai, e noi non vogliamo azzardare delle ipotesi.

I fatti però sono chiari...

Amelia, per tutti quelli che un po' la conoscevano "Nonna Amelia", risponde all'appello di Famiglia Cristiana, lascia l'Italia e parte per il Ruanda. Ad attenderla, nel paese dalle mille colline, una nuova vita fatta di amore e cura per i piccoli orfani di Muhura. Più di cinquanta bambini senza una casa e una famiglia.

Quando si scatena la furia cieca della guerra civile lei rifiuta di seguire i paracadutisti della "Folgore", accorsi per portarla in salvo.

Vuole restare lì, insieme ai "suoi" bambini, oppure portare via tutti, portarli tutti in salvo, insieme a lei! 

Questo è un anno speciale per tutto il popolo ruandese, e anche un po' per il Movimento Lotta alla Fame nel Mondo.

La ricorrenza non è di quelle da festeggiare, anzi. Quest'anno cade il 25° anniversario dal Genocidio del Ruanda.

100 atroci giorni di sangue, morte e distruzione. Una furia cieca si impossessò del paese dalle mille colline e ne modificò per sempre la storia, lasciando un segno indelebile nella memoria del mondo intero.

Vogliamo stringerci simbolicamente attorno al popolo ruandese, accanto al quale tanto abbiamo lavorato negli ultimi quasi trent'anni, raccontando quattro storie che fanno parte del passato, del presente e speriamo anche del futuro del Ruanda.

Sono storie che in parte toccano anche noi del Movimento Lotta alla Fame nel Mondo e le tante persone che ci sono state accanto in questi anni.

Sono storie di speranza e rinascita. Storie di futuro.

Perchè se è vero che bisogna conoscere e ricordare il passato per non incorrere negli stessi errori, è anche vero che bisogna guardare al futuro per immaginare e costruire un mondo più giusto e accogliente per tutti, nessuno escluso.