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Giugno 2018
I Leoni d’Africa

Ieri il Senegal ha battuto la Polonia nei Mondiali di Calcio in Russia.

In questi giorni estivi, anche se purtroppo l’Italia è fuori dai giochi, diventiamo tutti un po’ appassionati dello sport nazionale… Ma c’è anche un altro torneo importante che si svolge proprio a pochi passi da noi, nelle vicinanze di Lodi, a Graffignana. È il palio di calcio “La Madunina”, più di 20 anni di storia, una vera e propria tradizione del paese, radicata nel cuore dei cittadini e orgoglio della città. Un torneo appassionato, un momento in cui la comunità si ritrova insieme per tifare la propria squadra. Badunin, portiere. Kemo, Sidiki, Ousmane, centrocampisti. Samba, difensore. Lamin, attaccante. Tourè e Joof, in panchina. Allenatori: Antonio e Marco.

Loro sono i rappresentanti di Gambia, Senegal, Guinea e Mali  e sono l’African Team Trianon, o meglio: sono la squadra “Centro d’Accoglienza Trianon” e portano fieri e vittoriosi questo nome come segno della loro appartenenza. Io sono Antonio, coach della squadra e responsabile del Centro.

La storia calcistica inizia 3 anni fa, appena aperto il Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo Trianon nel paese di Graffignana, comune di 2624 abitanti in cui arrivarono 30 ragazzi africani.

Ci venne chiesto di partecipare alla storica competizione calcistica del paese e io, lo confesso, non potevo nascondere la mia preoccupazione, la mia paura di poter incappare in situazioni spiacevoli… Poi, una domenica, fuori dalla Messa, mi si è avvicinato Marco Lazzari, presidente di Unicef a Graffignana, e mi ha chiesto se poteva affiancarmi in panchina, per aiutarmi ad allenare la nuova squadra. Io ho sentito un grande sollievo e una grande felicità!

Non conosceva nemmeno i ragazzi e mi ha chiesto di affiancarli durante il torneo! La paura è completamente scomparsa, la tensione di non poter vedere accettati dei ragazzi africani in una manifestazione così sentita dal paese, è calata. E siamo scesi in campo.

Con i nervi tesi e l’apprensione che si prova prima, negli spogliatoi, di una gara importante.

Fischio d’inizio

Sul campo i ragazzi sono forti, scattanti, energici e conquistano, dopo una prima fase di diffidenza, gli spalti. In particolare, diventano la squadra simpatia dei ragazzi delle nuove generazioni (e questo mi dà grande speranza), che ammirano la loro velocità e la loro presenza sul campo. Ousmane e Lamin vengono notati e oggi giocano nel campionato di terza categoria nella squadra “Casoni” di Borghetto Lodigiano.

Arriviamo ai quarti di finale. Era giugno 2016. A giugno 2018 siamo riconosciuti a tutti gli effetti come squadra – tant’è che siamo gemellati con la squadra “Ciapalabala” con la quale ogni anno disputiamo una partita del cuore  e con cui c’è una grande intesa, non solo a livello calcistico. Purtroppo quest’anno disputeremo la finale quinto – sesto posto, ma deteniamo un piccolo record: nella fase di qualificazione siamo stati l’unica squadra mai sconfitta, con il numero maggiore di reti. Purtroppo ai quarti, nello scontro diretto, abbiamo perso 5 a 3. Quando siamo tornati a casa, al Centro di Accoglienza, c’era un silenzio, non volava una mosca!

E allora, in quel momento un po’ di sconfitta...

… Mi sono seduto in giardino, nella calura estiva, ho sentito la vittoria: ormai tutti in paese ci conoscono, si fidano dei ragazzi, li riconoscono come giocatori di valore. E i nostri ragazzi si sentono accolti, integrati, compresi e contenti di partecipare, di vincere e accettano sportivamente anche le sconfitte.

È proprio vero che “da cosa nasce cosa” e che non dobbiamo aver paura di accogliere e conoscere lo straniero perché, come dice Papa Francesco, “ ciascuno di noi è chiamato a essere vicino ai rifugiati, a trovare con loro momenti d’incontro, a valorizzare il loro contributo, perché anch’essi possano meglio inserirsi nelle comunità che li ricevono. In questo incontro e in questo reciproco rispetto e appoggio c’è la soluzione di tanti problemi”.

Oggi è la giornata mondiale del rifugiato e ti ho raccontato questa bella storia. Ma questa è solo una delle tante che ogni giorno succedono qui al Trianon…

20 giugno 2018, Antonio Bergomi – Volontario del centro d’Accoglienza Trianon